L'intelletto, con la sua scienza, è al servizio del sentimento, dello stato d'animo, dell'anima. Cerca di carpire dal caos cosmico la logica ultima della gioia e del dolore, tutto ciò, solo per appagare l'anima. Scienza e Anima, sono assolutamente complementari.
Ci sono (ci sono stati) popoli dove non c'é padre e madre, ma gruppi che insegnano a diventare e a scoprire le proprie caratteristiche e capacità. É una coscienza collettiva e l'insieme dei rapporti e delle esperienze che ispirano e seducono a mimare un modello comportamentale. I geni probabilmente sono quel "Se" Junghiano al quale l'individuo tende a pervenire, a volte uscendo da quell'etica comune che forma il Super-Io (Conformismo). Mentre l'io é presente da subito, anche se nell'infanzia é ancora diretto principalmente dall'inconscio anziché dalla coscienza, quello che esso si chiede, piu o meno consciamente, é "chi sono", "quanto valgo", cioè é la sua dimensione (Il Se) che va cercando nel confronto, fatta di capacita, gusti, ecc. proprietà che inizialmente sono copiate per non soffrire un senso d'inferiorità e poi vogliono diventare peculiari. Cosi lentamente le civiltà si trasformano.
Ultima modifica di daredevil665; 13/08/2011 alle 19:45
L'intelletto, con la sua scienza, è al servizio del sentimento, dello stato d'animo, dell'anima. Cerca di carpire dal caos cosmico la logica ultima della gioia e del dolore, tutto ciò, solo per appagare l'anima. Scienza e Anima, sono assolutamente complementari.
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